Caro affitti: perché si è arrivati a questo?

Cerchi casa in affitto ma hai problemi a trovarne UNA senza dare via un rene? In questo articolo analizziamo il fenomeno del caro affitti per vederci più chiaro.

Se ne parla tanto ma si agisce poco: il caro affitti è tra noi ormai da anni e lo Stato non sembra essersene accorto. O fa orecchie da mercante?

Si prospetta, infatti, che la legge impiegherà ancora del tempo per adeguarsi alla continua crescita dei prezzi. E intanto? Le tante persone interessate ad un affitto si contenderanno le poche proprietà disponibili, e i locatori non potranno che assecondare la fisiologica regola di mercato che prevede che il costo salga quando il bene diventa scarso e molto richiesto, perché tanto non esistono limiti che gli impongano di fare diversamente.

Che tu ti trova a Milano o a Roma, se sei in cerca di una casa o di una stanza da prendere in affitto anche per periodi brevi, avrai sicuramente notato quanto questa situazione sia endemica.

Senza purtroppo poterti offrire soluzioni, dalla mia parte ho analizzato il contesto generale per osservare il fenomeno da ogni punto di vista e provare a trarne delle conclusioni. Scopriamole insieme.

Il caro affitti è sotto gli occhi di (quasi) tutti

Fino a qualche anno fa trovare una casa o una stanza in affitto era più semplice, soprattutto rispetto alla ricerca finalizzata all’acquisto. Magari si ricorreva all’affitto in attesa della casa giusta da acquistare perché rappresentava una soluzione sicuramente più economica rispetto ad oggi.

Allo stato attuale, purtroppo, le case in affitto sono diminuite drasticamente e, anche se si desidera soggiornare in una città diversa solo per un periodo di tempo, ad esempio, per frequentare l’università, il panorama a cui ci si affaccia è più che drammatico.

I media hanno spesso evidenziato quanto il caro affitti stia influenzando negativamente, e abbia già fatto, non solo il comparto immobiliare, ma l’intera economia.

A perderci nell’immediato però sono sempre e solo gli affittuari che troppo spesso si ritrovano a dover fare i conti con sistemazioni a dir poco scadenti. Basti pensare, solo per fare un esempio, a questo servizio di La7 sul mercato delle stanze per studenti a Roma che mostra lo stato in cui versano questi alloggi per i quali non è però possibile sborsare meno di 350 euro per posto letto in camera condivisa.

E lo Stato che fa?

Quando poi ad entrare in gioco come attori ci sono delle famiglie, le possibilità di essere flessibili ed accontentarsi di qualsiasi tipo di immobile diventano ancora più risicate. In questo contesto, come anticipavo, purtroppo lo Stato non solo non si è mosso in tempo, ma non può contare su alcuni bonus ed agevolazioni comunali o regionali in quanto soluzioni definitive al problema, bensì solo come tamponamenti temporanei.

D’altronde, anche se lo Stato si attivasse adesso per una manovra di carattere nazionale calmierando i canoni di affitto, non riscuoterebbe molto successo. In questo contesto in cui il proprietario è abituato a guadagnare molto dal proprio affitto, piuttosto che accettare un canone ribassato, metterebbe in vendita la proprietà. Dall’altra parte l’affittuario non potrebbe compensare al cambio di condizioni perché altrimenti non avrebbe scelto in primo luogo di andare in affitto, ma avrebbe avuto abbastanza liquidità da poter accendere un mutuo.

Perché si è arrivati al caro affitti?

Gran parte della ragione che ha portato al caro affitti ruota intorno al fatto che molti alloggi si sono trasformati in affitti brevi o subaffitti. Il motivo è semplicissimo: perché ottenere, ad esempio, 600 euro da un affitto mensile quando facendo occupare la casa per meno tempo ma a persone diverse puoi ottenerne 1000?

Inoltre, se concordato nel contratto, un affittuario potrebbe anche decidere di subaffittare l’immobile ad altre persone generando, oltre alla quota prevista dall’affitto, anche un utile per sé.

Gli affitti brevi stanno negli ultimi anni vivendo un boom perché, tra contratti lavorativi brevi e vacanze mordi e fuggi, la domanda di questo tipo di sistemazioni è cresciuta.   

Possibili scenari di evoluzione del caro affitti

Se i prezzi degli affitti diventeranno insostenibili nel prossimo futuro, possono configurarsi due tipi di situazioni:

  1. da un lato sarà sempre più difficile, se non impossibile, affittare un immobile o una stanza perché gli inquilini non accetteranno più di pagare così tanto perché non se lo potranno permettere;
  2. dall’altro lato potrebbe accadere quello che sta in alcuni casi già capitando: l’affittuario si vede costretto ad accettare il prezzo molto alto perché costretto dalla mancanza di alternative, inizialmente facendo dei sacrifici, arrivando poi a casi estremi in cui non si riesce a pagare più.

Insomma, mentre i proprietari di immobili fanno bene ad investire in modo da sfruttare la richiesta di affitti brevi e/o di immobili in affitto in generale, lo Stato potrebbe arginare il caro affitti promuovendo delle agevolazioni fiscali destinate a chi investe (privati o società) nella costruzione di nuove strutture, come si faceva nel passato. Oppure, ancora meglio, dovrebbe cercare di rintracciare i continui e veloci cambiamenti del mercato che influenzano anche quello immobiliare, creando o rinnovando le leggi ormai obsolete in modo da allinearsi con le reali richieste della gente e combattere in modo deciso e definitivo il caro affitti.

Se ti interessa saperne di più sulle novità del mondo immobiliare, iscriviti al mio canale YouTube, dove troverai anche il video che ho dedicato al caro affitti. 

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